La neuromodulazione è una tecnica medica che interviene direttamente sul sistema nervoso per regolare l’attività dei neuroni. Attraverso l’utilizzo di stimoli elettrici o magnetici, questa terapia riesce a correggere e migliorare i segnali anomali nel cervello o in altre aree del sistema nervoso, ripristinando l’equilibrio e alleviando i sintomi di molteplici patologie. È una soluzione minimamente invasiva, che si distingue per la sua sicurezza ed efficacia, e può essere utilizzata sia in abbinamento a trattamenti tradizionali sia come terapia autonoma.

Sempre combinato a visite specialistiche di psichiatria e psicoterapia, il trattamento è particolarmente indicato per pazienti che non hanno risposto adeguatamente alle terapie convenzionali, offrendo una nuova speranza a coloro che soffrono di disturbi complessi e difficili da trattare.
Gli effetti benefici della neuromodulazione possono essere osservati già dopo poche sedute, con miglioramenti significativi che perdurano nel tempo.

Campus Medico ha scelto di mettere a disposizione dei propri pazienti l’innovativo servizio di neuromodulazione, attivando al proprio interno un ambulatorio dedicato che si avvale delle competenze e del lavoro dell’quipe del Centro di neuroscienze SinaPSY. Una partnership, questa, che ha l’obiettivo di offrire soluzioni efficaci ai pazienti che soffrono di disturbi come depressione, dipendenze, dolore cronico e malattie neurodegenerative quali Parkinson e Alzheimer attraverso i più aggiornati protocolli terapeutici e riabilitativi.

In Campus Medico, infatti, crediamo nell’importanza di un approccio multidisciplinare e personalizzato, per questo motivo i nostri specialisti elaborano piani di trattamento su misura, basati sulle specifiche esigenze cliniche di ciascun individuo. Al fine di garantire risultati ottimali e duraturi, i nostri percorsi terapeutici integrano terapie complementari con le tecniche più avanzate di neuromodulazione, tra cui figurano:

La Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) è una tecnica che utilizza impulsi elettromagnetici per stimolare specifiche aree del cervello. Questi impulsi vengono indirizzati alla superficie del cranio e modulano le connessioni tra i neuroni, favorendo la correzione di schemi neuronali anomali, con alte percentuali di successo nel trattamento della depressione maggiore, soprattutto forme farmaco-resistenti, del disturbo ossessivo compulsivo e delle dipendenze da cocaina e altre sostanze stupefacenti. Inoltre, si sta consolidando il suo utilizzo terapeutico per rallentare il decadimento cognitivo in soggetti con malattia di Parkinson o Alzheimer.

La TMS è una procedura ambulatoriale, che non richiede ricovero, anestesia o sedazione. Durante il trattamento, il paziente è seduto comodamente e la procedura viene eseguita senza alcun dolore, se non un lieve fastidio locale che può essere percepito temporaneamente. I benefici della stimolazione magnetica transcranica includono la riduzione dei sintomi depressivi, il miglioramento dell’umore, e in alcuni casi, il ripristino di funzionalità cognitive compromesse.

La Stimolazione Elettrica Diretta Transcranica (TDCS) è un’altra tecnica di neuromodulazione, che si contraddistingue per l’utilizzo di deboli correnti elettriche applicate attraverso elettrodi posizionati sul cuoio capelluto. Questa procedura dosa l’attività neuronale agendo direttamente sui neuroni della zona stimolata, influenzando la soglia di risposta e migliorando così le funzioni cerebrali.

La TDCS è un valido trattamento per disturbi dell’umore e per la gestione del dolore cronico e della fibromialgia, così come per la riabilitazione successiva a lesioni cerebrali o del midollo spinale. Gli effetti positivi del trattamento richiedono un ciclo di sedute per manifestarsi appieno, ma sono duraturi e contribuiscono a migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti.

Il Neurofeedback è una terapia avanzata che permette alle persone di apprendere e auto-regolare la propria attività cerebrale. Attraverso l’uso di sensori EEG (elettroencefalogramma) biofeedback che monitorano in tempo reale le onde cerebrali, i pazienti possono imparare a modificare i propri schemi neurali, migliorando così le loro capacità cognitive e riducendo i sintomi di disturbi come l’iperattività (ADHD), il disturbo da stress post-traumatico (PTSD), l’ansia e l’insonnia.

Il trattamento si basa sul principio dell’apprendimento autoregolato: i pazienti visualizzano su uno schermo l’attività del loro cervello e, guidati dallo specialista, imparano a modificarla volontariamente per raggiungere stati di maggiore benessere. Oltre ai disturbi citati, il Neurofeedback viene impiegato anche in ambito sportivo o professionale per ottimizzare le performance cognitive in contesti altamente competitivi, migliorando la concentrazione e la gestione dello stress.